Dott. Carlo Setta
Prestazioni professionali di alto valore, in tempi accettabili e al giusto prezzo.
Quali sono le aspettative che ha il paziente verso proprio dentista?
La mia risposta a tale domanda è data da un insieme di componenti:
- Competenza professionale
- Capacità di comunicare con il paziente
- Disponibilità ad ascoltare e capire le sue esigenze
- Disponibilità a spiegare ogni trattamento
- Preventivi chiari e cura dei dettagli
- Sicurezza di pulizia, igiene e sterilizzazione
- Orari adattabili a tutte le esigenze
Perché si sceglie un dentista e non un altro?
I motivi sono diversi perché sono tanti i fattori che influenzano i rapporti tra le persone e, nel caso della scelta del proprio dentista, intervengono anche importanti componenti emozionali e relazionali che esulano dalla sola competenza professionale. Il paziente di oggi è in grado di comprendere a pieno se la prestazione che riceve è eseguita più o meno bene e se il prezzo che paga è adeguato a quanto ha ricevuto. Valuta altrettanto bene l’educazione e la cortesia del professionista e del personale ausiliario, la qualità delle attrezzature dello studio e l’organizzazione dello stesso.
Perché scegliere me come tuo dentista?
Nel corso di oltre 35 anni di esperienza, credo di essere riuscito a cogliere le aspettative che il paziente nutre nei confronti del proprio dentista e ritengo che quello che io offro a chi mi sceglie risponda adeguatamente a tali aspettative: cioè l’insieme di competenza professionale, preventivi chiari, disponibilità a spiegare ogni trattamento, orari adattabili a tutte le esigenze, cura dei dettagli, sicurezza, pulizia, igiene e sterilizzazione. Ho, inoltre, un approccio molto amichevole coi pazienti, facendoli sentire a proprio agio durante tutti i trattamenti, dai più semplici ai più complessi, nell'ottica di quella che chiamo "pianificazione familiare delle cure" per fornire le mie prestazioni a tutti i componenti della famiglia.
Se fossi un dente vorrei essere curato da me.
Perché?
Perché sente che gli voglio bene, tanto che si tratti di un dentino da latte quanto di un molarone di un atletico giovanotto di un metro e novanta, di un delicato incisivo di una bella signorina o del traballante premolare di un’anziana nonnina.
Si può voler bene ai denti?
Si perché voglio bene ai loro proprietari, ai bambini, ai giovanotti, alle signorine e alle nonnine che scelgono di essere miei pazienti, perché comprendo le loro ansie ed i loro dubbi prima di iniziare un trattamento, perché capisco che affidare la propria bocca ad un dentista non è una cosa semplice.
Da ragazzo sono stato traumatizzato da due dentisti che non amavano il loro lavoro e, di conseguenza, non amavano i loro pazienti.
Solo grazie a mia moglie (che allora era la mia fidanzata), ho scoperto che questo lavoro si poteva compiere con professionalità ed umanità, quando mi ha portato dal suo dentista.
Quest’uomo pulito, mite, meticoloso e, sempre sorridente mi conquistò e divenne per me un modello. Quando molti anni dopo iniziai la mia carriera professionale mi augurai non di poterlo emulare ma, almeno di somigliargli un po’. Giurai a me stesso che non avrei mai trattato i miei pazienti come io ero stato trattato e che per loro avrei cercato di essere il dentista che io non avevo avuto da ragazzo.
Oggi sono felice quando vedo i miei piccoli pazienti giocare con me e con i miei strumenti senza provare alcuna paura, sentendosi come a casa loro, pensando che sono venuti a trovare un amico che gli farà una curetta al dentino.
Sono felice quando i pazienti adulti mi guardano fiduciosi negli occhi e si affidano perché sanno che non hanno nulla da temere, né dolore, né prezzi esagerati.